Gli standard di razza.

COS’E’ LO STANDARD?

Nel corso dei millenni, l'uomo é intervenuto facendo sì che le razze di cani, ma prima ancora di cavalli, di pecore ecc, divenissero ciò che conosciamo oggi, nella forma esteriore e in quella altrettanto importante, sopratutto in un cane, che é il carattere.
Ogni cane, che sia oppure no di razza, é dotato di uno scheletro osseo, le cui parti hanno identica funzione, e di un “rivestimento” di muscoli, pelle e pelo.
I suoi processi mentali, la lingua che “parla”, é comprensibile a qualsiasi cane, che sia di razza o meticcio.

Se dunque ogni cane é fatto allo stesso modo, com’é possibile che esistano tante forme così diverse?
Com’é che ci sono dei cani alti 20 cm e altri 80 cm?
O dei cani con testa lunga e stretta e altri con testa larga e corta?
E le orecchie! Alcune sono giù, altre su, altre ancora una via di mezzo, poi possono essere sottili, carnose, con pieghe....
E il pelo! una varietà infinita! Se poi si guardano le differenze di carattere, si potrebbe impazzire!

La selezione attuata dall’uomo ha fatto tutto questo, ampiamente aiutata da ciò che la natura ha messo a sua disposizione, e il cane é in assoluto l’espressione di maggior variabilità che l’uomo sia riuscito a raggiungere nel mondo animale.

Se analizziamo ogni singola parte che compone un cane di razza ci accorgeremo con facilità che ogni soggetto ha delle piccole differenze rispetto ad un altro, pur mantenendo in generale caratteristiche identiche.

Affiché sia possibile confrontare queste differenze e nello stesso tempo redigere una guida, nel corso del tempo per ogni razza che é stata selezionata é stato creato uno strumento di riferimento: Lo Standard.

Lo Standard é diverso per ogni razza, e pone l’accento sulle peculiarità che devono caratterizzare quella razza.
Qualora un cane di razza é sottoposto a giudizio, viene confrontato con lo Standard della sua razza; quanto più si avvicina alla descrizione in esso contenuta, tanto più il soggetto é pregevole.
Racchiude inoltre note storiche e una descrizione, più o meno accurata, di tutte le parti corporee del cane, cominciando da una descrizione generale che include anche alcune note di utilizzo e proseguendo per parti: cranio, muso, dentatura, orecchie, occhi, collo, tronco, groppa, arti anteriori e posteriori, coda, pelle, pelo, per poi descrivere l’andatura, le principali doti caratteriali e gli scopi di utilizzo.
E’ abbastanza evidente che trattandosi di una descrizione questa può andare incontro a interpretazioni personali da parte di chi lo legge o lo applica, ed in particolare quando alcune parti corporee sono descritte con poca precisione.
Se lo standard descrive l’orecchio di “media grandezza” questa “media” chi la da? Se invece lo standard descrive l’orecchio come “a forma di triangolo isoscele” é decisamente più facile comprendere quale é la forma corretta dell’orecchio.
Alcune delle descrizioni contenute nello Standard possono apparire ostiche a chi non mastica di cinognostica tuttavia con un po’ di impegno non é impossibile farsi un quadro visivo di ciò che viene descritto.
Sarà però importante accrescere la conoscenza di anatomia, fisiologia, statica, dinamica, meccanica e fisica che stanno alla base della cinognostica.

Allevare una razza significa porsi come obbiettivo la realizzazione di quanto descritto dallo Standard,
Le esposizioni "dovrebbero" essere il momento di confronto tra il lavoro dell’allevatore e lo Standard.

Ps: un pedigree, in Italia, costa: la denuncia di Monta e Nascita "Mod A" 14,50 euro ai quali vanno ad aggiungersi 20,00 euro per ogni singolo cucciolo, nel momento della presentazione del "Mod B".
Questo vuol dire che un pedigree, al massimo (nel caso di nascita di un solo cucciolo) costa meno di 35 euro, e mediamente costa meno di 25 euro.

Il testo soprastante, è stato tratto dal sito www.marchesato.it, allevamento Rottweiler e Staffordshire Bull Terrier di Daniela Maffei, che ringraziamo per l'autorizzazione alla pubblicazione.

RIFLETTETE:
Il costo del pedigree (circa 25/30 europer cucciolo) è irrisorio, mentre la procedura per ottenere il pedigree va iniziata ancora in fase di monta.
E' evidente che nella stessa cucciolata non ha senso avere cuccioli con il pedigree e cuccioli senza pedigree.
E' quindi buona norma farsi mostrare subito il pedigree dei genitori.
Da ricordare che il pedigree non è sinonimo di "cane di valore" ma di cane di razza pura.
Un cane può essere molto quotato se nel pedigree ha cani quotati.
Attenzione ai pedigree provenienti dall'EST, talvolta sono contraffatti, spesso non sono consegnati nemmeno con il legittimo cucciolo ma con un cucciolo a caso, e sono il "corredo" con il quale viaggiano, ogni anno, migliaia di cuccioli provenienti dagli allevamenti dell'EST Europa!
(Fonte: Millennium Dog)